La STORIA
Abbiamo un paese. Abbiamo un territorio. Abbiamo, soprattutto, profonde radici
che risalgono al XVIII secolo. Abbiamo una piccola grande storia da raccontare.
Che è la storia della nostra famiglia e della viticoltura delle Langhe, delle sue cantine, dei suoi vigneti. Della dedizione di un popolo e di un territorio i suoi vini, i cui capolavori sono rappresentati dal Barolo e dal Barbaresco. Un racconto che ci piace narrare a tutti gli appassionati che vengono e verranno a visitare i luoghi dove, queste storie, hanno preso vita.
Le origini
È difficile indicare con sicurezza una data di inizio della nostra vinificazione, in quanto i vigneti e le cascine che oggi abitiamo sono da sempre appartenuti alla nostra famiglia. Da uno studio dei documenti parrocchiali e comunali, tuttavia, risulta con sicurezza che gli Oddero sono presenti sul territorio di La Morra almeno dal XVIII secolo.
Attraverso scritti, atti notarili e fotografie private, sappiamo che Giovanni Battista Oddero (1794 -1874) – e in seguito i suoi figli Lorenzo (1821-1903) e Luigi (1832-1893) – a cavallo fra Settecento e Ottocento cominciarono a vinificare le uve prodotte da vigneti ubicati nel Comune di La Morra.
È grazie a loro che il nostro vino prese le vie del mondo, dapprima venduto in piccoli fusti e damigiane e, dal 1878, in bottiglia, grazie agli sforzi del primo Giacomo Oddero (1851-1915). Alcuni recenti ritrovamenti dimostrano che, verso la fine del XIX secolo, il Barolo Oddero fosse già esportato, con successo, verso le Americhe, in piccoli fusti di legno di rovere.
Anche in Italia i vini Oddero conquistano importanti riconoscimenti. Nel 1911, il nostro Barolo è protagonista all’Esposizione Internazionale di Torino, prendendo parte alla degustazione organizzata dal Circolo Enofilo Subalpino, in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia.